Dal 1° di luglio 2022 la fattura elettronica sarà obbligatoria anche per i forfettari, fatta eccezione solo per coloro che l’anno scorso non hanno superato la soglia dei 25 mila euro di ricavi/compensi, che avranno tempo per adeguarsi alla novità sino al 2024.
Una delle possibilità conseguenti da questa introduzione è la riduzione di uno o due anni dei termini di decadenza degli accertamenti per l’Iva e per le imposte sui redditi, ma solo se il pagamento è tracciabile.
Invece, per quanto riguarda gli enti non commerciali, l’obbligo di fatturazione non sussiste se questi svolgono solo attività istituzionale. Stesso principio si applica agli enti associativi che beneficiano dell’esclusione dell’Iva di cui all’articolo 4 del D.P.R. 633/72. Al contrario, dovranno emettere fattura elettronica gli enti istituzionali che svolgono anche attività economica in relazione a tutte le operazioni riconducibili a suddetta attività.