Previsti ad Argenta (ai margini del bacino naturale della foce del Po) per 1,8 MLD m3. Se i lavori partiranno in tempi rapidi (inimmaginabile un ricorso al TAR da parte di qualcuno?) saranno completati nel 2027.
Il costo della “diversificazione” è salato e il problema non sarà comunque risolto a breve.